COS’È L’AGROVOLTAICO
una soluzione per combinare energie rinnovabili e agricoltura.
La precedenti tecniche per la generazione di energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici prevedevano l’installazione di questi ultimi su terreni agricoli. Di conseguenza, tale metodo ha determinato l’impossibilità di sfruttare il terreno stesso per la produzione agricola.
Grazie all’agrivoltaico è possibile combinare le due attività: produzione agricola combinata con la generazione di energia elettrica.
I pannelli, che nel corso degli ultimi anni sono stati oggetto di importanti innovazioni, vengono posizionati nei campi secondo altezze e geometrie tali da consentire le attività agricole.[1]
APPLICAZIONI PER AGRICOLTURA, IRRIGAZIONE E ZOOTECNIA
Fra i metodi più comuni per utilizzare il fotovoltaico in agricoltura e negli allevamenti troviamo:
Serre con pannelli solari: Uno dei modi più diffusi è sfruttare il tetto delle serre per installarvi i pannelli solari. Oltre ai risparmi dei costi di energia elettrica, anche le produzioni agricole in serra ne beneficiano notevolmente, grazie alla solida struttura che coibenta il clima interno permettendo di arrivare a produrre quasi 365 giorni l’anno.
Energia fotovoltaica negli allevamenti: L’elevato fabbisogno energetico degli allevamenti dovuto prevalentemente alle attività di bonifica dell’aria, illuminazione e pulizia rende l’installazione di pannelli solari sul tetto delle stalle un’efficace soluzione per abbattere i costi energetici ed adottare pratiche sostenibili.
Irrigazione e fotovoltaico: Per le colture che necessitano di una maggiore quantità di acqua è necessaria la realizzazione di una serie di infrastrutture irrigue. L’irrigazione (a goccia e a pioggia) ha permesso di avere un controllo più completo delle risorse che vengono consumate. Tuttavia, questi sistemi comportano spese di gestione elevate e un investimento iniziale significativo. Oggi è possibile sfruttare la radiazione solare per generare energia che verrà poi utilizzata per alimentare gli impianti di pompaggio per l’irrigazione.[2]
ECONOMICITA’ E DOPPIO REDDITO
L’agro-voltaico rappresenta una soluzione innovativa per numerosi aspetti tra cui:
- RISPARMIO – l’azienda agricola potrà beneficiare di un risparmio dei costi di energia elettrica fino al 60%;
- RISPETTO DELL’AMBIENTE – grazie all’energia solare fotovoltaica, le emissioni di CO2, uno dei gas responsabili del famoso effetto serra, sono notevolmente ridotte;
- INCENTIVI – possedere un impianto fotovoltaico consente di avere delle agevolazioni e detrazioni fiscali molto interessanti;
- DOPPIO REDDITO – al reddito prodotto dalle colture va ad aggiungersi quello derivante dalla produzione di energia elettrica[3].
NUOVE TECNOLOGIE
Un altro aspetto fondamentale che ha contribuito alla diffusione dei sistemi agro-voltaici è rappresentato dalle innovazioni tecnologiche che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni, tra le più rilevanti si evidenziano i pannelli bifacciali vetro-vetro:
I moduli fotovoltaici bifacciali sono costituiti da celle attive su entrambi i lati, che catturano l’energia del sole sia frontalmente che posteriormente, convertendola poi in energia elettrica. Grazie a questi pannelli l’energia persa per la maggior inclinazione dei pannelli viene abbondantemente compensata dalla produzione del retro del modulo, con un incremento anche del 25%-30% rispetto ai pannelli tradizionali.
L’introduzione del materiale vetro-vetro nei pannelli fotovoltaici bifacciali è di più recente implementazione, più precisamente nel 2018, quando il team di ricerca del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, annunciò l’arrivo dei vetri fotovoltaici, in grado di produrre energia elettrica attraverso la luce. La differenza con dei semplici vetri sta nell’aggiunta di materiali otticamente attivi, nanosfere che assorbono la luce e la riemettono sotto forma di energia. Le lastre vengono inserite in un vetro camera a triplo strato e assicurano un isolamento termoacustico e la protezione del dispositivo fotovoltaico [4].
AGROVOLTAICO: DOVE PUO’ ESSERE INSTALLATO
Solitamente i sistemi agrovoltaici vengono installati su terreni agricoli a basso reddito, terreni in prossimità di linee elettriche, o che si trovano in prossimità di strade o autostrade.
I pannelli possono essere installati in linee con una distanza massima tra loro di 8 metri. Pertanto, la terra può essere utilizzata per diversi tipi di colture: ad esempio vigneti, alberi da frutto, vivai, mais o grano. Quanto alla separazione minima, inferiore al metro, consente l’utilizzo del terreno per i pascoli, lo sfruttamento degli alveari e l’allevamento di altri animali[5].
PROGETTI REALIZZATI
Nel 2021, la multinazionale Enel Green Power ha lanciato un programma sperimentale europeo che mira a definire le migliori soluzioni agricole e zootecniche da integrare nei grandi impianti fotovoltaici, promuovendo una gestione sostenibile del suolo e favorendo la biodiversità.[6] Nella prima fase di progettazione, sono stati avviati contemporaneamente 9 studi in Europa (2 in Grecia, 5 in Spagna e 2 in Italia) per definire le soluzioni migliori:
- In Spagna, presso gli impianti agrivoltaici di Totana, Valdecaballeros e Las Corchas, verranno testate diverse colture, tra cui carciofi, broccoli, zucchine, melanzane, foraggi per animali, peperoncini, pitaya (frutti di origine tropicale ricchi di vitamina E), erbe officinali e aromatiche piante, coriandolo, lavanda e fiori per attirare specie impollinatrici (non solo api, ma anche bombi, farfalle e altri tipi di insetti).
- In Italia, presso la centrale termoelettrica di Bastardo (PG), in fase di smantellamento, verranno testate diverse specie, tra cui foraggi, cucurbitacee e miscele vegetali che attirano specie impollinatrici. Nella centrale termoelettrica di Montalto (VT), anch’essa in fase di smantellamento, la sperimentazione verterà su menta, legumi, asparagi e zafferano. Inoltre, è in fase di valutazione la possibilità di integrare alveari e allevamenti di conigli verdi di razza Leprino, specie tipica del viterbese.
- In Grecia, presso l’impianto agrovoltaico di Pezouliotika, verrà testato l’uso di erbe aromatiche, fiori e miscele di piante che attirano specie impollinatrici e verranno installati nidi per migliorare l’habitat di alcune specie di uccelli. A Kourtesi, invece, si sperimenterà l’uso delle erbe officinali per la preparazione di alimenti per animali, in un’ottica di economia circolare. Ma si sta studiando anche la possibilità di integrare gli allevamenti di polli all’interno del parco solare.
[1] Fonti: Energy News, Agronotizie [2] Fonte: Coversun [3] Fonte: Coversun [4] Fonti: Bayware, Pgcasa [5] Fonte: Energy News [6] Fonte: Pv- magazine