Cosa significa filiera
Che cos’è una filiera
Con filiera si intende l’insieme articolato di attività, tecnologie, risorse e organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito.
Si parla anche di filiera produttiva per indicare la sequenza delle lavorazioni, svolta da diverse imprese integrate tra loro, che porta alla trasformazione delle materie prime in un prodotto finito.
Cosa si intende per filiera agroalimentare
La filiera agroalimentare è l’insieme di tutte le fasi attraverso cui un prodotto agricolo passa dalla terra alla tavola, dalla produzione e raccolta delle materie prime fino all’arrivo nel piatto del consumatore. Ogni alimento ha una sua filiera, rappresentata dalla sua storia, dai processi che ha subito, dai produttori fino ad arrivare nei supermercati, nei negozi, nei ristoranti e nelle nostre case.
Cosa significa filiera trasparente
Con questa espressione si indica una filiera completamente tracciabile, della quale i consumatori possano avere informazioni su tutte le fasi. Inoltre, la tracciabilità e trasparenza delle filiere sono aspetti che hanno molteplici riscontri positivi quali consentire di:
- raggiungere nuovi livelli di sostenibilità, sviluppo, responsabilità ambientale e sociale e sicurezza alimentare
- verificare la provenienza di tutti i prodotti
- controllare e verificare prodotti con certificazioni e marchi come DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) e devono sottostare a determinati disciplinari
- documentarne l’origine e la storia, creando fiducia e credibilità presso i consumatori
Cosa si intende per filiera corta
La filiera corta è caratterizzata da un numero limitato di passaggi produttivi, e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. È particolarmente diffusa in agricoltura, soprattutto per i prodotti che non necessitano di processi di trasformazione, come quasi tutti i prodotti ortofrutticoli freschi.
Il concetto di filiera corta incorpora almeno tre dimensioni di prossimità:
- Geografica
misura la distanza fisica tra produttori e consumatori (a chilometro zero), che in questo caso abbatte i costi e le emissioni dei trasporti e fa sì che i prodotti arrivino sulle nostre tavole più freschi, genuini e saporiti
- Sociale
suggerisce un rapporto di comunicazione tra produttore e consumatore in grado di generare una condivisione di saperi e di valori
- Economica
implica che la circolazione del valore avviene all’interno di una comunità o di un territorio, a beneficio delle piccole aziende e dell’economia locale.
La relazione diretta fra chi consuma e chi produce può essere raggiunta in modi diversi: la vendita diretta in azienda, i negozi collettivi degli agricoltori, i mercati locali degli agricoltori e le varie forme di gruppi di acquisto solidale (GAS), in cui gruppi di consumatori si organizzano e si rivolgono direttamente agli agricoltori per acquistare i loro prodotti.
Le principali filiere in Italia
Le principali filiere agroalimentari italiane sono:
Filiera dei cereali
In Italia la produzione cerealicola viene realizzata da un consistente numero di aziende agricole, per lo più di piccole dimensioni, che trasferiscono, attraverso una moltitudine di attori commerciali, la materia prima all’industria (molitoria, pastaria e mangimistica) che, invece, risulta molto più concentrata, sia in termini territoriali che dimensionali
Filiera del latte e dei formaggi
Riveste un ruolo di primaria importanza nel sistema agroalimentare nazionale, sia in termini di incidenza della fase primaria sul valore complessivo dell’agricoltura sia in termini di valore generato dalla fase industriale detenendo il primato sul fatturato dell’industria alimentare italiana.
Filiera della carne
Tra le varie filiere del settore zootecnico, le più rilevanti sono quelle bovina, suina, avicola e ovina.
Filiera delle olive e dell’olio
Riveste per l’Italia un ruolo importante, sia a livello produttivo che storico: l’olivo e l’olio nel corso dei secoli hanno caratterizzato il paesaggio, l’alimentazione e la cultura dell’intero bacino del Mediterraneo diventando insieme simbolo e risorsa più rappresentativa di tale area.
Filiera degli ortaggi e della frutta
La produzione orticola è distinta in produzione di legumi, patate, ortaggi in piena aria e ortaggi in coltura protetta. Ad esclusione degli ortaggi in piena aria, di cui il maggior produttore è l’Emilia-Romagna, per il resto delle categorie è il Sud Italia a primeggiare, così come per la produzione e l’industria per la lavorazione e conservazione delle frutta e degli agrumi, che si concentra nelle regioni Campania, Sicilia, Calabria e Puglia.
Filiera del vino
Occupa da sempre un ruolo fondamentale nel panorama italiano, sia dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico e ambientale, sia da quello strettamente economico. Il territorio italiano, per conformazione e clima, vanta molte varietà di vitigni che apportano maggior appeal, sia per i consumatori italiani che per quelli stranieri. I vini italiani, infatti, insieme ad altre eccellenze, ricoprono un ruolo essenziale nella creazione di valore dell’agroalimentare italiano, che sono alla base del concetto del Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo.
Filiera dei foraggi e dell’alimentazione animale
Le aziende produttrici vengono categorizzate prettamente in aziende produttrici di mais, foraggere avvicendate e prati permanenti e pascoli. Le imprese industriali sono concentrate nel Nord Italia, principalmente in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Filiera delle piante industriali
Tra le coltivazioni maggiormente interessate troviamo il tabacco, il girasole, gli altri semi oleosi e negli ultimi anni la canapa tessile.